Il condizionatore – o climatizzatore – è uno dei grandi elettrodomestici che negli ultimi anni ha visto maggiore diffusione ed è praticamente la normalità trovarlo negli appartamenti di ogni dimensione. Ma è anche una fonte di consumo energetico rilevante, ecco perché è di grande interesse la possibilità di individuare bonus e incentivi che, seppure non indirizzati specificamente all’installazione di condizionatori e climatizzatori, possono includerla tra le spese da detrarre se contestualizzate nella ristrutturazione di un appartamento. Le detrazioni fiscali relative alla spesa per l’acquisto e l’installazione dei condizionatori, sono infatti da individuare all’interno di due misure di più ampio raggio: il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus. Questo perché, uno dei principi guida delle misure fiscali per l’edilizia è proprio la ricerca di una maggiore efficienza energetica e di un minore impatto ambientale causato dai consumi domestici, consumi sui quali l’utilizzo dei condizionatori grava in misura importante.
[gap]L’Agenzia delle entrate non prevede, quindi, un vero e proprio “bonus condizionatori”. Tuttavia, questo non vuol dire che per tali elettrodomestici non ci sia la possibilità di detrarre le relative spese di fornitura e installazione. Questa possibilità è però da individuare nell’ambito di una ristrutturazione che preveda un incremento dell’efficienza energetica, incremento certificato da un professionista abilitato. In dettaglio, i due bonus in cui individuare le opportunità di detrazione per i climatizzatori sono: Bonus ristrutturazione ed Ecobonus. Nel primo caso è prevista, infatti, la possibilità di abbinare al Bonus ristrutturazione il bonus mobili ed elettrodomestici. I condizionatori rientrano naturalmente nella seconda categoria ma è importante sottolineare che per i nuovi elettrodomestici l’accesso al bonus è condizionato alla classe energetica che deve essere A oppure superiore.
La seconda opportunità di detrazione è offerta dall’Ecobonus: in questo caso l’intervento complessivo deve portare a un incremento dell’efficienza energetica dell’appartamento, incremento rappresentato da un passaggio ad una o più classi energetiche superiori rispetto a quella di partenza. La tipologia di condizionatori richiesta dall’Ecobonus è quella con pompa di calore ad alta efficienza.
Esiste anche la possibilità di far rientrare acquisto e installazione dei condizionatori nel Superbonus nel caso in cui l’impianto di condizionamento venga sostituito con uno più efficiente dal punto di vista energetico.
[gap]Può usufruire del bonus condizionatori chiunque sostenga le spese per una ristrutturazione che abbia i requisiti di accesso ai bonus suddetti. E dunque non solo il proprietario dell’immobile ma anche, ad esempio, l’affittuario, il titolare di un contratto di comodato, il coniuge del proprietario, anche separato a cui sia stato assegnato l’immobile. Nel caso di Bonus ristrutturazione, rientrano nei lavori ammessi alla detrazione la manutenzione straordinaria, gli interventi di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Nel caso di Ecobonus gli interventi devono essere finalizzati al risparmio energetico e lo stesso vale per il Superbonus. Ciascun bonus ha una sua regolamentazione e una serie di requisiti relativi ai vari interventi ammessi, ecco perché è sempre opportuno confrontarsi con un professionista: per evitare di perdere preziose opportunità agevolative ma anche per non incorrere in errori di procedura che possono provocare il decadimento dell’agevolazione nonché eventuali sanzioni.
[gap]Come già detto non esiste un vero e proprio bonus condizionatori ma una serie di bonus all’interno dei quali possono essere inserite le spese per acquisto e installazione dei condizionatori. Si tratta del Bonus ristrutturazione, dell’Ecobonus e del Superbonus e ciascuno presenta un’aliquota di detrazione differente. Partendo dalla detrazione meno consistente ma più facile da ottenere troviamo innanzitutto il Bonus ristrutturazione che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro fino al 31 dicembre 2024. Anche se l’acquisto del condizionatore rientra, nel Bonus mobili ed elettrodomestici, la detrazione è del 50%. Nel caso in cui, grazie a un miglioramento dell’efficienza energetica la sostituzione dei climatizzatori rientra nell’Ecobonus, la detrazione potrà arrivare fino al 65%. Infine, nel caso in cui l’incremento dell’efficienza energetica complessiva sia attestato con un passaggio di classe tale da dare accesso al Superbonus, la detrazione potrebbe arrivare fino al 90% come previsto dalle ultime disposizioni governative che hanno eliminato la detrazione del 110%.
[gap]Sebbene ciascun bonus preveda requisiti specifici, sono tutti accomunati dalle modalità burocratiche di accesso. Per tutti è prevista la possibilità di richiedere il bonus sotto forma di detrazione Irpef e quindi a riduzione dell’importo da pagare, diluito in dieci anni. A partire dal 17 febbraio, infatti, non è più possibile richiedere lo sconto in fattura oppure ricorrere alla cessione del credito. Il Decreto “Blocca cessioni” ha stabilito, infatti, che per i lavori successivi a tale data sarà possibile godere delle agevolazioni solo sotto forma di detrazione fiscale. Possono accedere alle agevolazioni persone fisiche, condomini e altre forme di persone giuridiche. La richiesta viene fatta attraverso la piattaforma ENEA inserendo i dati del beneficiario e dell’immobile, una serie di documenti relativi all’intervento di ristrutturazione nonché la relazione di un tecnico asseverato e l’attestato di conformità, seguendo tutte le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate e avendo cura di produrre tutti i documenti richiesti pena l’esclusione dall’agevolazione.