Qual è la disposizione ideale degli arredi e degli elettrodomestici nella cucina quando si approccia la ristrutturazione di appartamento? moderno? Proviamo a rispondere a questa domanda a partire da un’osservazione: non esiste una soluzione ottimale in assoluto ma piuttosto un metodo vincente che consiste nel partire dalle abitudini e dalle esigenze di chi userà la cucina.
Il layout, ovvero la disposizione degli elementi all’interno della pianta, è funzionale solo se contribuisce a rendere immediate e semplici le operazioni relative allo spazio in questione. Questo vale per la cucina ma anche per tutti gli altri ambienti della casa, ecco perché, prima di ristrutturare, è utile e opportuno fermarsi un attimo a ragionare sulle proprie abitudini, sui gesti quotidiani, e su eventuali problematiche da risolvere per rendere la cucina, e la casa in generale, più pratica e confortevole.
Anche passare in rassegna le tipologie di configurazioni possibili per la cucina può dare spunti preziosi per il proprio progetto e quindi sfogliare immagini di cucine lineari, a isola, penisola, in muratura e così via. Provando a capire quali aspetti potrebbero essere adatti al caso specifico, magari scoprendo soluzioni nuove a cui non si era ancora arrivati. Infine, per una disposizione davvero personalizzata, si può valutare la possibilità di farsi realizzare una cucina su misura.
[gap] [ux_image id="74596"] [gap]Gli aspetti da considerare per individuare le esigenze personali legate all’utilizzo della cucina sono davvero tanti. Per alcuni la cucina è il cuore della vita domestica da condividere con familiari e amici, per altri è semplicemente un piccolo spazio in cui preparare il caffè al mattino e consumare occasionalmente un pasto perché si ha l’abitudine di mangiare fuori.
C’è chi preferisce una cucina con zona pranzo e chi invece desidera separare i due spazi per avere una sala da pranzo più formale. Alcuni hanno bisogno di una grande dispensa e un grande frigorifero, altri invece preferiscono ridurre le scorte di cibo e consumarlo solo fresco e così via. Naturalmente ci sarà ance differenza tra la cucina di una prima casa e quella di una casa per le vacanze.
Oltre alle esigenze personali è indispensabile valutare le caratteristiche architettoniche dell’ambiente e quindi: spazio a disposizione, lunghezza delle pareti, presenza di eventuali pilastri, altezza del soffitto e delle finestre. Infine, ma non meno importanti, sono da considerare eventuali vincoli impiantistici come punti di riferimento per posizionare elettrodomestici e lavandino.
A ben vedere, dunque, questa fase preliminare consente di raccogliere già molte informazioni utili ai fini della disposizione degli arredi della cucina per poi procedere con la scelta di una delle tante configurazioni possibili.
[gap]La disposizione più comune della cucina è quella lineare: può essere realizzata in falegnameria oppure scegliendo una configurazione su misura di produzione industriale. Viene definita lineare perché gli arredi sono disposti, senza soluzione di continuità, lungo una parete.
In questo caso, oltre alle abitudini personali, ci sono alcuni accorgimenti da seguire: meglio evitare di affiancare il frigorifero al forno e ai piani cottura che producono e diffondono calore dannoso per il funzionamento e la durata del frigorifero stesso. È anche consigliabile collocare la lavastoviglie in prossimità del lavandino, soprattutto se si ha l’abitudine di sciacquare i piatti o comunque riporli nel lavandino prima di caricare la lavastoviglie.
Anche gli armadietti destinati al cibo devono essere lontani dalle fonti di calore per garantire una conservazione migliore e più corretta. Tra le configurazioni di cucina lineare è molto diffusa la disposizione parallela che consiste nell’inserire i vari elementi su due pareti, l’una di fronte all’altra: ideale se la cucina è stretta e lunga ma anche se è ampia e si desidera collocare al centro un tavolo con sedie. Infine, la cucina lineare può diventare anche cucina ad angolo per ottimizzare lo spazio: sempre seguendo una parete, ad esempio girando e proseguendo al di sotto di una finestra, ma non solo.
[gap]Abitudini e vincoli strutturali possono essere ottimizzati anche con una disposizione a isola e penisola. Come suggerisce il nome, l’isola è un elemento centrale e non ancorato alla parete su nessun lato mentre la penisola è un elemento che sporge verso il centro dell’ambiente ma è collegato a una porzione di cucina lineare a parete.
Questo tipo di disposizione richiede una pianta abbastanza ampia che consenta, appunto, di occupare spazio a centro stanza e anche nel caso dell’isola vera e propria, è consuetudine integrare la configurazione con alcuni elementi lineari. L’isola può contenere piano cottura, con cappa sospesa al soffitto e piano snack, ma anche lavandino e piano di lavoro.
È una configurazione che piace a chi ha una visione conviviale di questo ambiente e frequente negli open space in cui convivono cucina, zona pranzo e living. In questo caso, in particolare, l’isola può anche presentare una spalletta che serve a celare la zona operativa e il suo disordine, agli occhi di chi è seduto al tavolo da pranzo oppure in salotto.