Come e quando scegliere le vetrate divisorie

Idee e inspo
17 Gennaio 2024

Ottimizzare gli spazi domestici è una delle priorità della progettazione e della ristrutturazione di un appartamento. Alla casa, oggi, si chiede di essere luogo da vivere in tanti modi diversi a seconda delle esigenze e delle ore del giorno. In casa oggi si lavora, ci si allena, ci si incontra con amici e familiari ma anche colleghi: una funzionalità amplificata rispetto al passato che richiede una progettazione indirizzata verso la flessibilità.

Ecco perché poter riconfigurare facilmente gli spazi in base alle esigenze che cambiano e alle ore del giorno è un vantaggio indiscusso e uno degli strumenti più efficaci è l’inserimento di elementi divisori ibridi: non vere e proprie pareti ma vetrate divisorie interne mobili che consentano di scandire il passaggio da una zona all’altra dello stesso ambiente senza mai interrompere la comunicazione visiva.

Optare per una parete divisoria in vetro oppure cristallo al posto dei muri offre più di un vantaggio: non richiede interventi invasivi, non ostacola la circolazione della luce e può essere configurata su misura dell’ambiente e delle esigenze specifiche. Come vedremo meglio di seguito, questa soluzione si inserisce efficacemente in diverse aree della casa, sia nella zona notte che nella zona giorno offrendo spunti non solo funzionali ma anche decorativi, grazie alla bellezza naturale del vetro, alla sua trasparenza e ai riflessi che nascono nell’interazione con la luce.

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Dalla zona notte alla zona giorno: quando scegliere le vetrate divisorie

La parete in vetro è da preferire alla muratura ogni volta che ci sia la necessità di dividere lo spazio in due parti senza ostacolare il passaggio della luce: banalmente quando la finestra è unica e si desidera dividere l’ambiente, l’inserimento di una parete renderebbe uno dei due ambienti ricavati cieco e buio, mentre una vetrata consentirebbe a entrambi di essere esposti alla luce naturale. È questo il caso frequente di una camera da letto in cui si desidera ricavare una cabina armadio che goda di luce naturale: sarà possibile proprio grazie a una vetrata.

Restando nella zona notte, una soluzione sempre più apprezzata è quella di creare un’area benessere, con doccia e vasca, all’interno della camera da letto da cui viene divisa grazie a una parete in vetro: per scandire i due spazi ma allo stesso tempo mantenere attiva la comunicazione e creare una grande area dedicata al relax.

Spostandoci nella zona giorno, la parete in vetro è un’ottima scelta per scandire lo spazio dell’open space: quando cucina, zona pranzo e living sono un ambiente unico ma si desidera poter isolare, ad esempio, la cucina, una vetrata scorrevole consente di farlo, in modo elegante, senza inserire elementi in muratura. Oppure, in un salotto con zona pranzo, quest’ultima può essere isolata con una vetrata: quando si hanno ospiti, dopo cena, ci si sposta in salotto e si chiudono le ante a vetro per celare il disordine della tavola e rendere l’atmosfera del living più intima e confortevole.

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Le vetrate divisorie possono avere diverse configurazioni

Le vetrate divisorie sono un elemento architettonico possibile da configurare su misura e in modi diversi. Innanzitutto, possono essere fisse oppure mobili: nel primo caso sarà necessario lasciare lo spazio sufficiente al passaggio dall’uno all’altro ambiente, a meno che non si intenda dividere nettamente. Nel secondo caso la parete può prevedere una o due ante che possono essere a battente oppure scorrevoli.

Se ricadono nella seconda tipologia, il binario può essere a parete, a soffitto oppure a incasso. La possibilità di scegliere tra diversi tipi di binario è molto importante e rende le vetrate versatili e adattabili a diversi casi. L’istallazione del binario è, infatti, vincolata alla tipologia di pavimento esistente e alla possibilità di intervenire su di esso senza rovinarlo o creare danni.

In tutti i casi si potrà scegliere tra vetrate a tutta altezza oppure vetrate ad altezza ridotta: nel primo caso la divisione tra i due ambienti sarà più netta, nel secondo caso sarà più soft e graduale. Il secondo caso è indicato anche se il soffitto presenta volte o altre particolarità che si desidera valorizzare e non mortificare.

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Vetro o cristallo? Materiali e colori da utilizzare

L’elemento architettonico che chiamiamo genericamente vetrata può, in realtà, essere in vetro ma anche in cristallo. E se quest’ultimo è più pregiato, in realtà è il primo ad essere più diffuso, dopo essere stato sottoposto a un trattamento detto tempra: come la parola suggerisce questo procedimento ha l’obiettivo di renderlo più resistente e quindi più sicuro.

Il vetro viene sottoposto ad uno shock termico e quindi a un passaggio da una temperatura altissima a una bassissima: in questo modo le particelle che lo compongono si compattano e quindi non solo il vetro si rompe più raramente ma quando si rompe tende a non infrangersi ma a rimanere compatto.

Ed ecco perché questo tipo di vetro è molto usato per porte e vetrate interne a cui è richiesta resistenza e sicurezza. Infine, non dimentichiamo l’impatto decorativo di queste vetrate che possono essere trasparenti ma anche colorate: un vetro fumé nei toni del grigio o del caramello offre un effetto sofisticato e contemporaneo mentre per uno stile più eclettico si può sperimentare un effetto caleidoscopio con colori caldi o freddi.