La scelta del colore della cucina è sempre un momento entusiasmante nel percorso di ristrutturazione di un appartamento ma è anche una fase critica. Colori neutri o decisi, caldi o freddi, uno o più colori: i nodi da sciogliere sono tanti perché le cucine moderne si prestano a interpretazioni libere, colorate e anche fuori dagli schemi e se la cucina è luogo conviviale e familiare, la sua versione colorata ispira ancora di più un’atmosfera informale e vivace.
Il primo fattore da considerare è il contesto e quindi se la cucina si trova all’interno di un open space con salotto oppure se sia un ambiente a sé stante. Nel primo caso l’arredo deve inserirsi in modo fluido ed elegante nel soggiorno e quindi l’intero ambiente dovrà essere coerente con una palette cromatica complessiva. Nel secondo caso la scelta dei colori è più libera anche se è sempre consigliabile creare un dialogo cromatico con gli ambienti attigui per rendere il passaggio da una stanza all’altra morbido e piacevole, senza eccessivi cambiamenti visivi.
[gap] [ux_image id="70569"] [gap]Le tendenze cromatiche del momento, per la cucina, non vanno intese come delle regole da seguire ma come spunti da cui trarre ispirazione, anche per capire meglio cosa piace e cosa non piace. Nel 2023 è sempre più forte la tendenza a configurare la zona giorno come open space in cui convivono soggiorno, zona pranzo e cucina e la scelta del colore per quest’ultima rispecchia tale tendenza.
Questo implica un forte ritorno del bianco come colore di base per i frontali, un bianco da stemperare con elementi materici come il legno del top, il marmo oppure l’acciaio. Un’alternativa molto apprezzata nelle cucine in open space sono i colori materici come il grigio e il fango usato per mobili dall’aspetto poco tecnico e molto raffinato in continuità con l’arredo del soggiorno. È molto gettonato anche il blu: un colore freddo, distensivo ed elegante ma informale e familiare. Anche il blu si integra naturalmente nel contesto di un open space per dialogare, ad esempio, con tutti gli elementi tessili del salotto. Tra i colori caldi il nocciola è una novità che piace, di ispirazione anni ’70, riletta in chiave contemporanea, si abbina molto bene al pavimento in legno e alle tappezzerie nei toni neutri del sabbia.
[gap]Tutte le scelte cromatiche passano per un bivio: colori caldi oppure colori freddi? I primi trasmettono energia e calore, i secondi ordine e tranquillità. Non sempre la scelta è facile e immediata perché, oltre ai propri gusti del momento, si deve immaginare un abbinamento cromatico che resista al test del tempo senza annoiarci.
In generale, la scelta del colore è legata anche allo stile che si desidera dare alla cucina: se si ricerca un effetto sofisticato sono più indicati toni freddi o neutri, per cucine rustiche o industriali i colori materici e naturali sono la scelta di elezione così come per cucine informali e familiari si può giocare con colori caldi e vivaci. Tra questi il rosso è uno dei più ricorrenti per la cucina sia nella sua variante più viva che nella variante bordeaux, più discreta e sobria.
L’arredo cucina nei colori caldi si abbina molto bene con il top in legno e con il pavimento in parquet e ispira un’atmosfera familiare e informale. Tra i colori freddi, oltre al già citato blu è molto diffuso anche il verde soprattutto nelle tonalità più scure e intense che evocano scenari naturali e il verde petrolio, estremamente raffinato e distensivo. Nelle cucine in cui si scelgono arredi dai toni freddi si inseriscono molto bene piani di lavoro in marmo o in materiali sintetici di ultima generazione che ne riproducono l’aspetto.
[gap]Se si vuole caratterizzare la cucina con il colore si possono sperimentare abbinamenti inusuali ma che funzionano. In che modo? Ad esempio, mettendo in relazione pareti e arredo colorando entrambi scegliendo tinte tono su tono oppure a contrasto per un effetto più deciso. O ancora scegliere un colore neutro per l’arredo e un colore deciso e vivace per gli elettrodomestici, ad esempio il grigio per i mobili e il giallo per un frigorifero freestanding dalle linee retrò.
Nella sperimentazione del colore non bisogna farsi spaventare dalle dimensioni della cucina: si tende a pensare che nelle cucine piccole sia meglio il bianco, ma spesso, proprio in questi casi, un colore accattivante ma distensivo contribuisce a rendere l’atmosfera più piacevole e distogliere l’attenzione dalla dimensione contenuta della cucina stessa.
Pensiamo ad esempio al fascino di una piccola cucina color carta da zucchero in cui magari inserire piccoli accessori bianchi e tono su tono per creare un insieme ricercato e accogliente. Viceversa, in una cucina molto ampia, l’utilizzo di più colori è strategico per scandire lo spazio e orientare lo sguardo tra le varie aree funzionali: zona operativa in cui si cucina, dispensa, zona colazione e così via. Il colore, del resto, non ha solo un ruolo decorativo ma anche una funzione architettonica preziosa e da valorizzare.